27/09/07

02

Ovviamente proprio quando devi andare a risolvere i tuoi problemi fiscali il mondo del lavoro si ricorda di te. Ieri sera ricevi una richiesta totalmente idiota. Devi scrivere un pezzo per un sito gay su una popolare serie tv. Non vuoi parlare nè di lavoro nè di questo lavoro. Per questo parlerai di serie tv.

Hai scoperto che quando sei freelance hai un sacco di tempo libero. Hai scoperto che il tempo libero si puó occupare in tanti modi. Dormire, leggere, dormire, guardare la televisione, dormire, farti amabilmente i cazzi tuoi, dormire, guardare pornografia di bassa lega su internet, dormire, dormire, mettersi a dieta, andare in palestra, mettersi a dieta, andare dal barbiere, dormire, guardare pornografia raffinata in dvd, dormire, eccetera.

(dall'elenco delle possibili opzioni escludi alcune attività - per esempio fare sesso - perché non vuoi fornire ulteriori dettagli sulla tua vita privata)

Hai scoperto che guardare la tv ti piace ma non quanto guardare in tv le serie scaricate da internet. Per questo motivo hai dato fondo all'intero repertorio televisivo americano. Se prima di diventare freelance ti piaceva Lost, adesso hai visto nell'ordine:

PRISON BREAK - entrambe le serie
24 - dal giorno uno al giorno sei
BATTLESTAR GALACTICA - tre stagioni complete piú la serie web
HEROES - tutta la prima stagione
JERICHO - tutta la prima stagione
6 DEGREES - tutte le puntate fino alla tredici
CSI - tutte le puntate di tutte le cittá
X FILES - tutto, esegeticamente
VISITORS - solo la prima stagione

Non riesci ad innamorarti di DOCTOR HOUSE, di EARL e SIX FEET UNDER. SMALLVILLE ti sembra troppo adolescenziale per guardarla. In compenso provi un certo interesse per WEEDS e stai guardando la terza stagione di PRISON BREAK e la seconda di HEROES.

Una breve considerazione: ma non eri quello che STAR TREK è una faccenda da nerds brufolosi? TI guardi allo specchio, hai gli occhiali di plastica a fondo di bottiglia e una tendenza inaspettata all'acne giovanile, oltrre ai capelli lunghi.

Uhm... probabilmente alla veneranda età di circa trentanni comincerai con i giochi di ruolo e leggerai Tolkien.

(non l'hai mai letto? dovresti... è interessante, a tratti)

Per evitare di trasformare questo blog in un diario di confessioni adolescenziali e, anche perché senti un certo languorino, saluti educatamente e spegni il computer.

26/09/07

01

È sera, settembre è quasi finto. Sei a casa, nella tua casa in un quartiere residenziale della metropoli occidentale in cui hai scelto di vivere un po' di tempo fa. Hai trascorso la giornata aggiornando il tuoi link su internet. Hai fatto ordine tra i documenti. Hai ricevuto una notifica da un ministero. Stamattina un ragazzo di circa venti anni ha depositato nella tua buca delle lettere un pacco contenente documenti.

Domani mattina dovrai presentarti all'ufficio delle tasse per aggiornarli sulla tua posizione. Risultano, ai loro investigatori, alcuni ingressi non giustificati. Dovrai dare delle spiegazioni. Spiegazioni. Documenti. Carte. Incartamenti. Fax. Lettere. Presentarsi all'ufficio delle tasse.

Sono passati circa quattro mesi dall'ultimo giorno di lavoro dipendente ma, evidentemente, lo stato non ti ha ancora cancellato dalla sua agenda. Per fortuna. Per fortuna. Anche perché negli ultimi quattro mesi ha contribuito in maniera decisiva alla tua sopravvivenza.

Lo stato, nella metropoli occidentale in cui hai scelto di vivere un po' di tempo fa, rispetta i freelance.

Forse è per questo che un po' di tempo fa hai scelto di trasferirti. Sei passato da una metropoli occidentale ad un'altra. E, almeno fino a data odierna non te ne sei pentito.

Uhm... forse qualche volta sì.

Ma in generale sei contento della tua scelta.

Sono passati circa quattro mesi dal tuo ultimo giorno di lavoro dipendente e l'ufficio non ti manca. Non ti mancano le scrivanie dell'open space in cui trascorrevi circa otto ore al giorno. Non ti mancano le riunioni, gli appuntamenti con i clienti, non ti mancano i capi. Soprattuto non ti mancano i capi.

Sono passati quattro mesi dal tuo ultimo giorno di lavoro e quella sensazione di libertà non ti ha ancora abbandonato, almeno fino a data odierna.

Quando ti hanno offerto una cifra cospicua per abbandonare il tuo posto di lavoro non hai avuto molte esitazioni. Hai accettato senza battere ciglio. E, sorprendentemente, senza fare conti. Perché fare conti quando ti pagano per ritornare libero?

Domani mattina devi presentarti all'ufficio delle tasse. Stasera invece guarderai la partita di calcio della tua squadra del cuore, perché come tutte le persone normali hai una squadra del cuore. Che non è la squadra della metropoli occidentale in cui hai scelto di vivere qualche mese fa. E non potrebbe esserlo. È una squadra del cuore qualsiasi, anche se per te è molto del cuore. Non vuoi fornire altri dettagli sulla tua vita al momento, per questo ti fermi.

È sera, stai andando a cenare e, per questo, spegni il computer e saluti educatamente.